Sicuramente non devo spiegare a nessun fan della band chi è Derek Riggs. Semplicemente, è l’autore e disegnatore delle copertine degli album dei Maiden, dal primo album del 1980 fino a No Prayer for the Dying del 1990. Come dimenticare la bellezza dei disegni utilizzati per Killers o Somewhere in Time? I Maiden, oltre al lato prettamente musicale, hanno avuto successo mondiale anche grazie al fantastico lavoro di Derek con i suoi disegni raffiguranti Eddie in ogni sua forma.
Dopo quasi un decennio di perfetta simbiosi tra la band e l’illustratore, i rapporti cominciarono a scricchiolare durante la realizzazione della copertina per No Prayer for the Dying. Fu soprattutto il manager della band, Rod Smallwood, a non gradire il risultato finale del disegno. A suo parere, l’uomo accanto alla tomba dove era presente un cattivissimo Eddie era superfluo e di cattivo gusto. Ne conseguirono attriti e discussioni tra i due, ma alla fine Steve Harris diede il suo benestare alla realizzazione della copertina come tutti la conosciamo.
A Derek però non piacque l’idea di ricevere ordini su come procedere nella realizzazione di un suo disegno. Fino ad allora, la band aveva dato solamente alcuni input riguardo alle tematiche da trattare, lasciando libero spazio all’arte di Derek. Nella versione rimasterizzata dell’album del 1995, Derek dovette modificare la copertina escludendo l’uomo accanto alla tomba, tanto odiata da Rod, lasciando l’amaro in bocca all’artista stesso e a molti fan dei Maiden.
I rapporti peggiorarono notevolmente durante la fase di realizzazione dell’album successivo, Fear of the Dark del 1992. Una bozza della nuova copertina fu realizzata da Derek, ma venne duramente bocciata da Rod e da alcuni membri della band. Il disegnatore capì chiaramente che la piena libertà di esprimersi a livello creativo e il poter sfogare il proprio ingegno era ridotta al minimo, e decise di mollare in tronco il progetto e di stabilirsi negli Stati Uniti. La band, senza esitazioni, decise di sostituire Derek con Melvin Grant, il quale diede vita alla copertina di Fear of the Dark, cosi come la conosciamo.
Non potremo mai dimenticare Derek e i suoi fantastici Eddie che ci hanno fatto strabuzzare gli occhi in molte occasioni. Come fan, lo ringrazio per tutto il lavoro fatto e, in maniera critica, mi esprimo riguardo alla band: chi troppo vuole, nulla stringe.
Alla prossima…
Davide Miotto
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