Nel successo mondiale degli Iron Maiden, si può affermare con certezza la fondamentale importanza di Rod Smallwood. Fin dalla giovane età, ha dimostrato un notevole fiuto per gli affari. Nel 1976, insieme al suo compagno di college Andy Taylor, ha fondato la Smallwood-Taylor Enterprises (oggi nota come Phantom Group), una compagnia manageriale che rapidamente è diventata un punto di riferimento nel campo musicale.
Verso la fine degli anni ’70, Rod iniziò a seguire diverse band esordienti britanniche, con l’obiettivo di trovare una fonte stabile di guadagno. Nel 1979, decise di assistere a una performance di una giovane band al Music Machine di Londra: gli Iron Maiden. Fu in quell’occasione che nacque l’intesa tra lui e Steve Harris. In breve tempo, si formò l’ossatura manageriale del gruppo, e Rod iniziò a guidare i Maiden nel complesso mondo del music business.
Smallwood portò la band a suonare in ogni angolo del globo, dagli Stati Uniti al Giappone, fino a raggiungere l’Australia e la Nuova Zelanda. Di carattere autoritario, Rod trascinò la band in tour estremamente impegnativi, come lo World Slavery Tour del 1984-85, durante il quale Harris e compagni affrontarono gravi problemi fisici e mentali. Tuttavia, Rod sapeva che bisognava battere il ferro finché era caldo.
Negli anni successivi, seguirono numerosi tour, culminati nel 1992 con concerti fino in Sud America. Ma Rod non si accontentò e continuò a inseguire obiettivi sempre più ambiziosi, gestendo con parsimonia le finanze della band. Nel 2016, i Maiden riuscirono persino a suonare in Cina, realizzando uno dei sogni di Harris.
Nonostante le critiche mosse da alcuni membri della crew e della band stessa a causa del suo atteggiamento rigido e deciso, i risultati parlano chiaro: Rod Smallwood è un vero pilastro del successo degli Iron Maiden. Ha trasformato una semplice band di quartiere nel gruppo più famoso nel campo dell’heavy metal. Senza nulla togliere alle capacità compositive di Harris e soci, i nostri amati Maiden non sarebbero dove sono ora senza la maestria e la determinazione del grande Rod Smallwood. Grazie, sergente di ferro!
Per ora è tutto.
Alla prossima e up the Irons.
Davide Miotto🤘
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