Nel pieno delle mie ricerche per la stesura di “Eddie deve Morire“, avevo bisogno di sapere qualche particolare riguardo alla logistica e all’allestimento del palcoscenico degli Iron Maiden, e per questo avevo contattato il management a Londra, affinché potessero mettermi in contatto con qualcuno dello staff. Come era logico supporre, mi hanno elegantemente sfanculato e, superato lo shock, mi rimisi davanti a Google e digitai qualcosa tipo “Iron Maiden roadie”, non ricordo esattamente.
Mi apparve “Loopyworld“, un libro scritto da Steve Newhouse, detto Loopy. Il nome non mi era nuovo: nei primi dischi dei Maiden compariva negli accrediti come membro dello staff (che si chiama Killer Krew). All’epoca il libro lo si poteva ordinare solo mandandogli una mail, cosí, visto che c’ero, ne ho approfittato per includere due righe sul perché lo stessi acquistando (oltre, ovviamente, il possedere ogni tipo di feticcio che riguardasse i miei beniamini).
Steve rispose, aggiungendo che gli piaceva il progetto a cui stavo lavorando, che riguardava il tour di “The Number of the Beast“. Da lí a collegarci su Facebook il passo fu breve. Con mio grande rammarico appresi poi che Steve non aveva partecipato a quel tour, ma volli incontrarlo comunque, non solo per la reciproca simpatia ma anche per farmi svelare qualche aneddoto utile per il romanzo. Ci siamo incontrati, dopo qualche chat, ovviamente al Cart and Horses.
Il leggendario pub dette una festa per celebrarne la chiusura ed entrare in una (purtroppo molto lunga anche grazie al Covid) fase di restyling. Steve era lí con la moglie Sharron e da subito si mostrarono come due persone squisite. Quella chiacchierata, innaffiata di immancabile birra e con le note in sottofondo dei gruppi che si esibivano dal vivo, mi ha aiutato tantissimo per la stesura, cosí come la lettura del suo libro, estremamente interessante per chiunque fosse un fan dei Maiden o del metal in generale.
Ma non finí tutto dopo quella serata insieme. Piú procedevo nella stesura del romanzo, piú lo tempestavo di domande a cui lui, pazientemente, rispondeva.
Qualche settimana dopo aver smesso di tormentarlo, ricevo un messaggio da Steve: “Mi avevi detto che sei in grado di fare siti web, o la mia memoria sta andando a puttane?”
(emoticon che ride) “Ti ricordi bene… cosa posso fare per te?”
“Avrei bisogno di un nuovo sito, non ho molto budget, ma vorrei riprendere a vendere il libro online. E non ho la benché minima idea di quanto mi venga a costare.”
“Gratis ti va bene come budget?”
“Non posso accettare!”
“Invece sí, devi. Mi hai aiutato tanto col romanzo, mi sembra il minimo.”
Cosí nacque loopyworld.uk e una rinnovata pagina Facebook. Man mano che procedevo nel lavoro, con tempi biblici dettati dal mio lavoro ordinario, si faceva strada dentro di me l’idea che il pubblico italiano, da sempre molto caloroso nei confronti dei Maiden, dovesse poter usufruire della storia lí narrata. Gli proposi quindi di tradurlo, senza percepire alcun compenso: mi aveva parecchio colpito la storia della pubblicazione della versione originale. Il buon Steve fu costretto dall’editore (ma forse é meglio definirla tipografia mascherata) ad acquistare una marea di copie, molte delle quali sono ancora in giacenza a casa sua. Ci voleva una buona presenza online per poter far conoscere il prodotto, visto che sto tizio-stampatore non si era mai preso la briga di fare, ai tempi, una promozione decente. Steve mi passó i file originali del libro e mi misi al lavoro, azzardando la promessa di far pubblicare la versione italiana di “Loopyworld” senza che lui spendesse un centesimo. Avevo intenzione di inviare il lavoro a case editrici specializzate in biografie musicali e, in caso di rifiuto, avevo il piano B di pubblicare su Amazon.
Il piano B non fu necessario. Quasi al primo tentativo, Max Baroni, una persona fantastica, direttore di Tsunami Edizioni, accettó il manoscritto. Mi assegnó alle cure di un’altra persona stupenda, Dar, la sua redattrice, che con professionalitá, pazienza e simpatia corresse gli inevitabili errori da sbarbino alla sua prima traduzione. E ora il libro é pronto per essere pubblicato, da Giugno 2022 sará sugli scaffali di tutta Italia, con grande soddisfazione non tanto mia ma di Steve, che se lo merita.
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